VIAREGGIO. Dopo quella di Alessandra Biancalana, sulla scrivania del sindaco Leonardo Betti è arrivata un’altra lettera scritta da familiari delle vittime della strage di Viareggio. Una lettera in cui Cinzia Romei e Saro Brucia, parenti di Angela Monelli, definiscono “sagge parole” quelle della stessa Biancalana.

“Se il Festival del Gelato in Piazza Mazzini termina alle 20 non vediamo dove stia il problema, tanto più che non stiamo parlando di un concerto o di una festa ma di una presentazione di un prodotto artigianale”, scrivono i familiari della signora Monelli. Che “volenti o nolenti” non possono essere definiti “persone qualunque, anche se ciascuno di noi avrebbe voluto proseguire la sua vita normalmente. Tutti noi abbiamo un dovere: contribuire in modo determinante e tenere sempre accesa la fiaccola del ricordo e sempre viva la sete di giustizia e verità. Lo dobbiamo innanzitutto ai nostri cari che abbiamo perso”.

Romei e Brucia fanno appello al “senso di responsabilità”: “Non possiamo imporre agli altri l’elaborazione del lutto che ciascuno di noi sta facendo, così come dobbiamo sempre cercare un rapporto positivo e vivo con la cittadinanza che potrebbe anche non comprendere alcune nostre forzature, seppur del tutto legittime”. E poi arriva una stilettata: “Non possiamo e non dobbiamo farci strumentalizzare dalla politica cittadina, cosa che invece abbiamo rischiato di fare nei giorni scorsi”.

I due familiari, comunque, riconoscono a Betti e ad altri esponenti politici “compostezza, maturità e serietà” nell’atteggiamento tenuto in questi giorni.

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“Chiediamo scusa ai familiari delle vittime della strage di Viareggio”

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